La
fase di ricerca delle immagini e le interminabili
discussioni sulla loro leggibilità hanno rappresentato
il momento più creativo e divertente del lavoro mentre
l’impegno successivo, ossia quello di riportare i dati
principali di ciascun testo su una scheda bibliografica
per soggetto ed una per autore, ha stimolato soprattutto
l’osservazione e l’analisi del materiale.
Per
regolamentare il prestito ed avere una verifica
immediata dell’entità di utilizzo del servizio
biblioteca, è stato acquistato un semplice registro dei
prestiti su cui riportare i dati anagrafici
dell’utente, il codice ed il titolo del testo
richiesto, la data di ritiro e quella di consegna. Da
questo “librone del quanto si legge”, come lo
chiamano i bambini, si è rilevato che dall’apertura
della biblioteca ad oggi il numero dei libri prestati
per anno scolastico si è mediamente raddoppiato e
questo è sicuramente uno dei motivi che ci spinge a
continuare.
Il
percorso che ho cercato sinteticamente di illustrare si
è svolto nell’arco di due anni scolastici comportando
un notevole aggravio di lavoro per me e, più raramente,
per i bambini … ma che soddisfazione poter mettere a
disposizione di tutti una bella biblioteca con i suoi
primi 800 testi!
Allestimento
dello spazio
Nell’organizzare
fisicamente e strutturalmente la biblioteca abbiamo
posto particolare attenzione all’elemento estetico con
l’obiettivo di ottenere un luogo gradevole dove i
bambini andassero con piacere a prescindere da attività
programmate.
Al
suo interno doveva essere possibile utilizzare
autonomamente colori, cartelloni e pennelli per
disegnare, a tal fine è stato acquistato un carrello
mobile, diviso in scomparti, nel quale ordinare i vari
materiali.
La
presenza di diversi oggetti di artigianato provenienti
da paesi lontani, disposti sugli scaffali e a parete, ha
contribuito a creare un clima evocativo e suggestivo,
non poteva naturalmente mancare, in posizione
privilegiata, il planisfero del cartografo Arno Peters.
Utilizzando
un tappeto e dei cuscinoni è stato predisposto un
angolo per la lettura libera e, infine, sono stati
acquistati dei tavoli componibili idonei ad un uso
flessibile dello spazio sulla base delle attività da
svolgere (individuali e/o di gruppo).
Nonostante
le fasi di archiviazione ed allestimento avessero
assorbito gran parte della nostra energia fisica e
mentale, le vere difficoltà si sono presentate al
momento di dover individuare e scegliere i testi per lo
scaffale multiculturale; le indicazioni bibliografiche
per effettuare i primi acquisti ci erano state date nel
corso della formazione, ma come ampliare il nostro
scaffale?
Peraltro,
la decisione di non creare esclusivamente uno spazio
connotato a livello interculturale ma di inserire, in
ciascuno dei generi individuati, strumenti utili a
stimolare il dialogo, lo scambio e la conoscenza di
culture diverse, ci poneva ulteriori difficoltà nel
reperimento dei titolo più idonei allo scopo.